Archivio mensile:Maggio 2014

#cosechecapitano

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E niente. Ieri sera ero di servizio come banconiere al Circolo ARCI delle Volte Basse (ed in questo momento ho deciso che tutte le volte che a me toccherà una serata pallosa come sono di solito queste, a voi toccherà una selfie su Instagram – come se di solito non mi facessi selfie, su ditelo).

(spazio pubblicitario: stasera, per quattro fine settimana, inizia la Sagra della Pastasciutta al suddetto Circolo ARCI, accorrete numerosi!!)

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Quest’anno, tutte le volte che ho prestato servizio, mi sono beccato una serata di comizi elettorali (mi raccomando, andate a votare domenica!), che sono serate di gioie e dolori perché viene un sacco di gente, è questo è un bene perché almeno non mi annoio, ma di solito hanno le pretese più assurde pensando che quello sia un bar normale invece che uno sgarrupato e disorganizzato Circolo di campagna. Per esempio, un caffè macchiato non esiste, il latte non ce l’abbiamo mica!

Ieri sera, dicevamo. Ultime sparate elettorali, con il Sindaco di Siena Bruno Valentini che presentava il candidato Sindaco del PD per Sovicille, Giuseppe Gugliotti.

Orbene, a parte il fatto che Valentini è arrivato per ultimo, facendosi attendere da tutti, poi si è presentato al bancone dal sottoscritto chiedendo un tè. Gli faccio un profumatissimo tè caldo al limone e lui se lo sorseggia parlando con quelli che gli ronzano intorno. Finito il tè, gira il culo e se ne va, continuando a parlare con i suoi interlocutori. Senza ringraziare e senza pagare.

Io lì per lì nemmeno me ne accorgo perché ero intento a servire altri clienti, ma quando realizzo esclamo a voce alta “Ma il Sindaco mica me l’ha pagato il tè?!?” dando via ad una conversazione con quelli che erano al banco in quel momento. Tra loro, l’ex postino che, mosso a compassione, fa per pagare il suo caffè e mi chiede “Quanto costa un té?” pagando così anche per lo sbadato Sindaco.

Cose che possono capitare, certo. Ma se rappresenti un’istituzione, non ci fai una bella figura.

P.S. Io contavo di riacciuffarlo alla fine del comizio, quando sarebbe ripassato da lì per uscire, ma lui ha ben pensato di usare le porte sul retro…