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Daria Bignardi: “Che noia Beyoncé”

Daria Bignardi - Che noia Beyoncé

Sicuramente è un problema mio, perché tutti la adorano e tutti il 18 Luglio, l’unica data italiana, volevano essere al suo concerto a Milano, a San Siro, e tutti hanno scritto di che gran spettacolo sia stato e di che grande voce flautata abbia lei, ma io al concerto di Beyoncé mi sono annoiata.

Sicuramente è un problema mio, visto che gli altri cinquantacinquemila sembravano festosi e contenti, che lei ha ballato sempre, anche se così così, col suo bel corpo rotondo, quello sì comunicativo e trasgressivo. Non i testi, non lo spettacolo: il corpo sì era sincero. Ma due cosce anarchiche possono bastare come manifesto politico? Non lo so.

Ho scritto a mia figlia che avrebbe tanto voluto esserci, ma era confinata al mare: “Non mi convince: troppa esteriorità. Troppe pose. Altro che femminismo”. E lei: “cosa dici! Non hai visto il video di Pretty Hurts?”.

L’ho visto: è talmente telefonato. La miss che ripudia il concorso di bellezza, figuriamoci. Scusate: Madonna non avrà voce, ma le cose che canta Beyoncé, il preteso femminismo, le ha raccontate meglio e in maniera più convincente trent’anni prima. E Madonna balla meglio. E Beyoncé le copia i costumi.

Belli, per carità. Ma copiati.

La scenografia, il monolite, i giochi d’acqua: bellissimi. Ma inespressivi e patinati.

Trenta canzoni: Intro (con estratti di No Angel e Formation), Formation, Sorry, irreplaceable (a capella), Bow Down (con estratti di Tom Ford), Run the Wolrd (Girls), Superpower (Interlude), Mine, Baby Boy, Hold Up (mash-up Countdown), Me, Myself and I, Runnin’ (Lose It All), All Night, I Care/& Inch (Interlude), Don’t Hurt Yourself, Ring the Alarm, Diva, Flawless, Feeling Myself (cover di Nicki Minaj), Yoncé, Drunk in Love, Rocket, Partition, Hip Hop Star/Freakum Dress, Daddy Lessons, Love on Top (a capella), 1+1, The Beautiful Ones (cover di Prince), Purple Rain (Interlude), Crazy in Love, Naughty girl, Party, Die with You/Blue (Interlude), Freedom, Survivor, End of Time (mash-up Grown Woman) e per finire Halo.

Tutto perfetto, hanno scritto. Ma perché io sono annoiata tanto?

Rebel Heart, il nuovo album di Madonna

Rebel Heart - Super deluxe cover with stickers

Mo iniziano a fioccare recensioni del nuovo album di Madonna, “Rebel Heart”, come se tutti lo avessimo ascoltato solo adesso (è uscito ufficialmente il 9/03) e non a dicembre quando sono finite online tutte le canzoni, demo e non.

Io ho aspettato fin’ora solo perché volevo avere il CD: che che se ne dica, ascoltare degli mp3 (per quanto in cuffia, come consigliava Lady Gaga) non è come ascoltare un CD da uno stereo HiFi degno di questo nome. Ed io mi sono affrettato a ricomprarne uno in sostituzione di quello bruciatomi dall’Enel a novembre appositamente per questo motivo (sono pazzo, lo so).

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Quindi eccoci qua. La prima cosa che salta agli occhi è che il l’album esce in 45 versioni. No dai, sono solo 4 le principali commercializzate in Italia, se escludiamo il vinile (la standard, con 14 canzoni, la DeLuxe, con 19 canzoni, e la Limited, composta da due CD, il primo con 19 canzoni come la DeLuxe ed il secondo con altre 4 canzoni + 2 remix di “Living For Love”, quella di MediaWorld). Ma tra la versione Giapponese, quella tedesca, quella francese e quella della porca della mi zia, stavolta mi sono proprio svenato.

Bando alle ciance, mi sembra veramente assurdo che la title track, “Rebel Heart”, sia solo nella DeLuxe e non nella standard, ma anche ascoltando tutta la track list si nota subito come questa sia stata composta platealmente a caso, e come dentro a quest’album ci sia di tutto e di più, secondo la ormai celeberrima regola “BUTTIAMOLA IN CACIARA”.

Analizziamo un po’ le tracce una ad una:

1. “Living For Love” – È la sintesi perfetta di quest’album: beat anni 90 come va di moda da quando Kiesza ha pubblicato “Hideaway” ma suoni tamarri a profusione per cercare di acchiappare qualche pischello sotto i 20. Bella eh, ma c’è di meglio.

2. “Devil Pray” – Eccolo il meglio di cui parlavamo prima: una canzone in perfetto stile Madonna, provocatoria (parla di droghe) ma mistica (oh, a me i suoni vagamente orientaleggianti fanno questo effetto), ballabile ma dalle liriche studiate, elettronica e pop. Peccato che non sarà mai singolo.

3. “Ghosttown” – Quella che potremmo definire come una ballatona distopica: liriche profonde e sound a metà tra il vintage e l’elettronico, sarà il secondo singolo e prego affinché Jonas Åkerlund faccia un video coi contro-coglioni.

4. “Unapologetic Bitch” – Va bene la sperimentazione ed effettivamente il reggae a Madonna mancava, ma questa era proprio evitabile.

5. “Illuminati” – Me ne sono innamorato al primo ascolto. Nella versione finale si sente l’impronta cupa di Kanye West (la demo era più veloce) e mi piace. Ma a bestia proprio.

6. “Bitch I’m Madonna” – L’immancabile featuring con Nicki Minaj che verrebbe da chiedersi “Cazzo c’imbricca Madonna con quella culona?” ma vabbé, sicuramente ci sarà dietro un accordo discografico. Evitabilissima, sembra la versione puttan-pop dell’Harlem Shake e purtroppo sarà il terzo singolo. Ve lo immaginate il video? Già tremo.

7. “Hold Tight” – Prodotta da Ryan Tedder (frontman degli OneRepublic) e Benny Blanco. E si sente, perché lo stile è molto simile a “Baby Don’t Lie” di Gwen Stefani (prodotta, toh, dallo stesso duo). Comunque una delle mie preferite, testo immenso e suoni ricercati.

8. “Joan Of Arc” – È una di quelle che dalla versione demo a quella ufficiale ha cambiato faccia. Adesso è una up-tempo molto gradevole, ma si vocifera che ne esista una versione finita strumentale che però non si sa che fine abbia fatto.

9. “Iconic” – Ecco, questa è una canzone che parecchi potrebbero liquidare come tamarrata banale cerca consensi da pischelli (visto anche l’intro di Mike Tyson, a caso fa’ conto), ma io mi sono messo a piangere non appena l’ho ascoltata leggendo il testo (magari prima o poi avrò pure il coraggio di pubblicare il post che ho scritto a proposito). Questa canzone è l’essenza stessa di tutto quello che il “marchio” Madonna vuol dire: ICONIC/IRONIC, commerciale ma non banale.

10. “HeartBreakCity” – Ballata strappa lacrime sulla fine di un amore, epica e solenne, a qualcuno ricorda “Like A Prayer”. E comunque LEI ha letto il mio blog e mi ha ascoltato, rispetto alla demo ha tolto quello SHITTY sul finale che un po’ sdrammatizzava ma un po’ sciupava tutto.

11. “Body Shop” – Ritmi etnici e testo insolito, mi ha preso subito ma sarà la canzone più sottovalutata di tutto l’album, già lo so.

12. “Holy Water” – Scritta insieme a Natalia Kills e potrebbe sembrare poco più che un buon sottofondo per dei video interlude nel tour. #einvece… Auto citazione da “Vogue”, così a caso.

13. “”Inside Out” – Sensuale ed intensa, minimale con un bel testo ed un beat che prende.

14. “Wash All Over Me” – Anche questa ha cambiato faccia, rispetto alla demo. Da perfetto capolavoro dance anni 70 è diventata un’altra ballatona solenne (non che me ne dispiaccia, anzi). Un crescendo continuo, da orgasmo.

15. “Best Night” – Insieme a “Holy Water”, “Inside Out” e “S.E.X.”, “Best Night” mi ricorda molto “Erotica”, forse perché l’argomento evocato quello è. Ma qui si va oltre, la citazione a “Justify My Love” è palese, ed infatti tra gli autori figura quel Lanny Kravitz autore proprio di “Justify My Love”. Come auto citarsi (e anche auto celebrarsi, se vogliamo) senza ripetersi.

16. “Veni Vidi Vici” –  Il ritornello “I came, I saw, I conquer” ti entra subito nel cervello per quanto sia banale. E vi dirò di più: secondo me l’intervento rap di NAS qui ci sta perfettamente e alza il livello generale della canzone.

17. “S.E.X.” – Anche qui il rischio “sottofondo da video interlude” è alto, ma ascoltatela attentamente e vedrete che non delude. Io ancora non so come si chiami quel coso che son sicuro lei tenga in bocca mentre recita la parte parlata della canzone e che ha messo pure in una delle immagini dell’artwork, ma non lo voglio nemmeno sapere.

18. “Messiah” – A convalidare la teoria della tracklist totally random c’è questa canzone/preghiera che viene subito dopo S.E.X… O forse è solo l’ennesima trovata di una popstar millenaria per farci riflettere sui temi a lei più cari (sesso e religione)? Chi lo sa. A me comunque ricorda “Neverland”  di Darren Hayes.

19. “Rebel Heart” – Finalmente, per chi ha comprato la DeLuxe, arriva la title track, che nella demo ero proprio una canzone di Avicii feat. Madonna, mentre nella versione finale ricorda un po’ “Don’t Tell Me”. Much better. E si spera che diventi singolo perché potrebbe trainare le sorti del disco.

20. “Beautiful Scars” – Bellissimo testo e sound fresco, quasi estivo, fa molto Buddha Bar e cresce man mano che la si ascolta. Sicuramente è molto meglio delle tamarrate messe tra le prime posizioni della standard, e non capisco perché l’abbia relegata quaggiù in fondo.

21. “Borrowed Time” – Ecco, se con “Beautiful Scars” il dubbio del posizionamento era legittimo, qui si fa proprio palese: MA CHE CAZZO TI DICE LA TESTA MADONNINA MIA?? Questa canzone è troppo bella per essere relegata alla sola Limited. Fanculo, al prossimo disco le tracce le decido io, ok?

22. “Addicted” – Sarà perché già c’era una traccia con lo stesso nome in MDNA, sarà perché qui siamo proprio nella dance che più dance non si può e lei voleva dare un taglio (non tanto netto) con il precedente disco, ma anche questa canzone quaggiù proprio non si capisce cosa ci faccia. Coatta e radiofonica.

23. “Graffiti Heart” – Qui mi trovo diviso: a volte “Graffiti Heart” mi sembra la perfetta b-side da relegare tra le bonus track, mentre a volte non vorrei fare altro che ascoltarla a tutto volume 24/7 (il ritornello è ipnotizzante). Boh.

I remix li tralascio, così come quella “Auto-Tune Baby” della versione MediaMarkt e quella “Queen” che sembrava finita ma che non ha trovato spazio da nessuna parte (le altre demo scartate sono per altro innumerevoli).

Dopo aver ascoltato tutto il disco è indubbio che l’intento della vecchia fosse duplice e paraculo: rassicurare i fan storici, delusi da Hard Candy e MDNA, i quali potranno trovare in “Rebel Heart” la conferma che si, la Regina del Pop è sempre lei, ma pure quello di acchiappare qualche nuovo adepto tra le ultime generazioni (forse per succhiar loro l’anima?).

Il risultato è un disco ENORME (nel senso che è lungo, ma questo per me non può essere che un punto a suo favore) ma che oggettivamente poteva essere presentato meglio, togliendo qualcosa di evitabile e lavorando meglio alcune tracce, cosa che non mi sarebbe mai passato per la mente di dire per altri suoi disco-capolavoro (leggasi “Ray Of Light”, “Music”, “American Life” e “Confessions On A Dance Floor”).

Maddy… ANCHE MENO. A me questo “Rebel Heart” piace, e pure parecchio: è ruvido, intimo e quasi cupo, lo metto come hanno detto in molti tra i tuoi migliori album di sempre, ma per il prossimo lavoro ti do un consiglio: fai quello che più ti diverte senza ansia da prestazione. Forse ne uscirà fuori un novello “Ray Of Light”… O forse anche qualcosa di meglio!

P.S. Ma nel frattempo andatevi a comprare “Rebel Heart”, su iTunes, su GooglePlay o su Amazon.

Madonna cade di culo ai Brits 2015 (ma poi si ripiglia)

Madonna winner

C’era grande attesa ieri sera per il ritorno di Madonna sul palco dei Brit Awards, dove non la si vedeva esibire dal 1995. Anche io OVVIAMENTE ero sintonizzato sull’apposito canale YouTube per seguire lo streaming live e mi son visto tutto lo show solo per la sua performance, programmata in chiusura.

Finalmente, dopo l’ultimo inutile premio, i conduttori la annunciano e parte l’intro di “Living For Love” nella versione che abbiamo già sentito durante la performance dei Grammy; ma stavolta, invece della pletora di ballerini cornuti e diamantati, a sfilare verso il solito palco/arena, c’è un misterioso figuro incappucciato con lungo mantello nero e scintillante (di Armani, scopriremo poi) i cui lembi finali sono sorretti da due ballerine vestite da torere come dei paggetti che portano il velo di una sposa.

Il losco figuro (che boh, sarà la vecchia?) sale gli scalini che lo conducono al palco/arena, inizia a cantare, butta giù il cappuccio e, toh. È proprio Madonna.

Noto subito che sta cantando live, senza il pre-rec di supporto che aveva ai Grammys e me ne compiaccio fiero di lei, sicuro che sarà un’esibizione memorabile.

Non avrei mai immaginato in che modo. Ma andiamo di flashback.

Due minuti prima, mentre stavo pisciando nell’attesa che questa performance arrivasse, emozionato come uno yorkshire che aspetta il ritorno del padrone e non appena lo vede se la fa sotto, ho avuto un flash, un pensiero che mi ha attraversato la testa per un attimo: “E se, con tutto questo hype, con tutta questa attesa spasmodica del GRANDE RITORNO DI MADONNA AI BRITS DOPO 20 ANNI… Qualcosa andasse storto? Un incidente?”. Ma ho subito ricacciato via il presagio di sventura senza nemmeno dargli troppa importanza, che tanto io sono così, mi sale un po’ d’acido dallo stomaco e penso di avere un tumore che mi preme sull’esofago.

Torniamo all’esibizione. La vecchia s’è scappucciata, sta intonando le prime parole di “Living For Love” e nel frattempo sta anche tentando di slacciarsi il mantello; quando si suppone che lei sia riuscita a sciogliere sto benedetto legaccio (cazzo c’avevano fatto, il doppio nodo?), le ballerine/paggette tirano via con un colpo deciso il mantello per avere un effetto il più scenografico possibile.

Ma qualcosa va storto e l’unica cosa scenografica è il volo che Madonna si fa dai tre scalini su cui era appollaiata, per finire col culo a terra in streaming worldwide.

Madonna falls at Brits 2015 gif

DA NON CREDERCI. Cioè, voglio dire, non è una cosa che ti aspetti. Non pensi che Madonna, la Regina del Pop, in una esibizione così importante, così attesa, caschi di culo come fosse l’ultima cretina che si esibisce alla Sagra della Porchetta.

Ok, l’errore ci sta sempre, anche ai massimi livelli. Ma voglio dire, con un mantello così importante, non le avrai fatte due prove costumi? Non ti sarà venuto in mente che se quelle ti tirano da dietro e per un qualsiasi caso te non sei pronta, caschi come una salama da sugo?

Boh, forse era proprio un evento inimmaginabile, impensabile anche nella più catastrofica delle ipotesi (solo la mia mente malata e pessimista ci poteva arrivare).

E comunque va detto che sì è rialzata subito, è riuscita finalmente a slacciarsi quel cazzo di mantello (immagino che nella sua testa abbia anche tirato giù tanti tanti tanti moccoli) e ha continuato stoica la sua esibizione, come se niente fosse, da vera professionista.

Chapeau, io sarei sempre lì a piangere.

Qualcuno, più malignamente invece, è arrivato ad ipotizzare che fosse tutto architettato ad arte, così da monopolizzare l’attenzione dei media e magari dare anche una spintarella alle vendite dell’album di prossimo rilascio.

Infatti oggi è tutto un CHI CAZZO SE NE FREGA DELL’ESIBIZIONE E DEI VINCITORI? Tutti parlano di Madonna e della caduta.

Madonna fell on stage at Brits 2015 2 Madonna fell on stage at Brits 2015

Tutto è possibile a questo mondo, e nonostante questo piccolo incidente abbia evidenziato senza ombra di dubbio che cantava Live, non penso che Madonna abbia bisogno di questi mezzucci per far parlare della sua professionalità e del fatto che sia una performer instancabile, queste sue doti sono note a tutti.

Vero è che lei è quella del “Bene o male, basta che se ne parli”, ma con questa caduta si è presa anche tante critiche: tanti hanno colto la palla al balzo per dire che è vecchia, che è finita, che ha già fatto il suo tempo, si deve ritirare e bla bla bla, roba che fra un po’ son vent’anni che lo dicono ma lei è sempre lì e va nel culo a tutti.

Secondo me la maggior parte di quelli che ripetono istericamente il mantra “È VECCHIA SI DEVE RITIRARE!” o sono fan estremisti di Lady Gaga (basta dai, hanno fatto la pace) o sono gay che sputando merda addosso alla più grande icona gay si sentono originali e controcorrente.

Io penso semplicemente che lei non sia un’aliena millenaria che rigenera il corpo tramite sangue di vergine e cambia faccia ogni mese come tutti credevamo, ma sia un semplice essere umano.

E adesso lo abbiamo capito tutti.

Viè qua ballerino Madonna IG after falling at Brits 2015 Love really lifted me up Aiuta anche tu Giorgio ArmaniBallerina terrorizzata

Due parole sulle demo rubate a Madonna

Madonna Unapologetic Bitch

Una volta le demo delle canzoni uscivano secoli dopo il disco, che le trovavi per caso in rete e dicevi “Uuuuh, che schifo, senti quanto c’hanno lavorato”. Ma Madonna si sa, è avanti a tutti, e le demo del suo nuovo album (che non si sa ancora come si chiama, né tanto meno quando dovrebbe uscire) sono state rubate e buttate su un OneDrive qualsiasi per la gioia di chi è curioso come me.

Ecco, intanto partiamo col dire che queste cose non si fanno, non so se si possa chiamare comunque furto, ma immaginate che voi stiate organizzando l’addio al nubilato per la vostra migliore amica. Ci spendete del tempo, delle energie, magari anche dei soldi. Poi arriva un altro amico di cui voi vi fidavate e a cui avete raccontato tutto e quello lo va a spiattellare alla sposa. Non vi incazzereste?

Azione deprecabile a parte, ormai il danno è fatto e io non ho resistito dall’ascoltare queste nuove 11 canzoni (più Rebel Heart e Wash All Over Me che erano state leakkate qualche tempo prima).

Che dire? Innanzitutto che sono delle DEMO. E si sente. Suoni poco puliti, nonostante siano tutti mp3 a 320 kbps, la struttura c’è, ed è una bomba a volte, ma c’è ancora molto lavoro da fare (btw la vecchia ha detto che parecchie di queste non entreranno nemmeno nel lavoro finale).

 

1- Addicted (The One That Got Away)

A parte il titolo e qualche frase che sanno di già sentito (“Like a moth to a flame”… Ancora?) è veramente bella. Parte lenta ma cresce subito e spacca di brutto.

2- Bitch I’m Madonna

Voce super modificata e suoni strani, a metà strada tra una canzone di Niki Minaj e l’Harlem Shake: t’entra nel cervello, ma se ne potrebbe fare a meno.

3- Borrowed Time

Bellissima. Pure così che fa schifo (dal punto di vista del suono). La chitarra ok, solo un po’ meno Avicii, grazie.

4- Heartbreak City

La Ballatona con la B maiuscola. Struggente, maestosa, con qualche accorgimento in più sarebbe magistrale. Anche qui Maddy, togli quello “shitty” in fondo, grazie (eddai, le parole le hai già cambiate nel processo da demo a canzone finita).

5- Illuminati

Non me la scollo più dal cervello. Un incrocio tra Vogue, Beautiful Stranger e una cagata paurosa. “It’s like everybody in this party is shining like illuminati” è già diventato un cult.

6- Joan Of Arc

Anche questa non sarebbe male, una ballad molto orecchiabile. “I’m not Joan of Arc/Not yet/But I’m in the dark/Yeah”… YEAH? Ma che davero?

7- Living For Love

Sembra una canzone di Kiesza, pari pari. Sonorità anni 90 (che, in una canzone del 2015 di una che gli anni 90 li ha cavalcati, sembra un po’ una bestemmia) ma è veramente figa, fighissima. Solo che non so quanto le si addica…

8- Make The Devil Pray

La colonna sonora di un film country/fantasy. Chitrarre, corni, flauti, so ‘na sega che roba c’è in questa canzone, ma è molto bucolica. Però è bella, con citazioni a varie droghe (la colla? Si sniffa ancora la colla?) totalmente gratuite, ma tant’è.

9- Messiah

Ecco, questa è un’altra ballatona. Forse un po’ meno bella di Heartbreak City, le strofe suonano un po’ come una filastrocca. Ma comunque accettabile. Qualche lavorino sulla base orchestrale (più violini, grazie) ed il gioco è fatto.

10- Rebel Heart

A me sa sempre un po’ troppo di The Riddle, ma è veramente pazzesca. Anche qui si sente la mano di Avicii, ma questa te la passo Madge.

11- Revolution

Ecco, questa non l’ho capita. Schitarrate a go-go, ma sembra un po’ troppo uno scarto. Next.

12- Unapologetic Bitch

La famosa traccia dalle sonorità reggae, che mi ha fatto dire “Pensavo peggio”. Forse in duetto con Rihanna potrebbe avere un senso, così com’è mica tanto me sa…

13- Wash All Over Me

Epica, una perla dance. Ma che ve lo dico a fare, la starete già ascoltando da settimane e sarete senz’altro d’accordo con me.

 

E voi? Che ne pensate? Le avete ascoltate queste tracce o rispettate in toto le volontà della Regina?

Fuck with you, il nuovo video di Bob Sinclar con Sophie Ellis Bextor (e Gilbere Forte)

La canzone fa anche abbastanza schifo, ma ogni nuova uscita musicale dove compare Sophie Ellis Bextor è degna di nota solo per il fatto che ci compaia la succitata Sophie Ellis Bextor e quindi eccoci qua.

Anche perché lei ci vorrebbe far credere attraverso questo tweet che quella che balla praticamente nuda nel video è lei… Abbbbella?? Ma che c’hai preso tutti per coglioni? A me sembrano ragazze tutte diverse e nessuna delle tante mi pare assomigliare neanche lontanamente a lei…

Dite che ci stava a prende’ in giro, la spiritosona, o davvero pensava che qualcuno si bevesse la stronzata?

Oppure devo fare un giro dall’oculista? No, perché pol’esse’…

MDNA, il nuovo album di Madonna: la mia recensione

Finalmente riesco ad avere la mia copia (legale) del nuovo album di Madonna MDNA alle 10 di ieri sera, grazie ad iTunes che aveva deciso che in mattinata non la potevo scaricare, ma vabbé… Meglio tardi che mai!

Di questo album è già stato detto tutto ed il contrario di tutto ed io sicuramente non aggiungerò niente di nuovo men che meno pretendo di fare una recensione seria, ma per il grande ritorno della Regina del Pop non potevo esimermi e stare zitto zitto in un angolo, voglio comunque dire la mia: iniziamo!

01. Girl Gone Wild

Sfacciatamente dance e truzza come va di moda ora e poi Madonna sembra che con l’eta si sia rincoglionita e voglia solo far ballare la gente, tanto che ieri sera si è presentata all’Ultra Music Festival e ha introdotto il famosissimo dj Avicii (ma chi cazz’è??) che ha suonato il suo remix di GGW e lei gli ha zompettato intorno praticamente in mutande e poi ha chiesto al pubblico chi aveva visto Molly (nome in codice per l’MDMA) ed il dj Deadmou5 si è incazzato come una spia per l’incitamento all’uso di droghe a le ha dato dell’idiota e lei ha addotto una scusa che non ho capito con tanto di foto vintage con orecchie da topo per lisciarselo bene bene. E poi c’è chi dice che Madonna non sta facendo promozione a questo album.  Bene o male, basta che se ne parli!  Dicevamo truzza, appunto, ma con stile, questa GGW ci piace e lo stupido al punto giusto ehiehiehi entra subito nella testa. Poi apprezziamo il video sfacciatamente omoerotico fatto appositamente per riacciuffare quei gay che avevano anche solo pensato di abbandonare la Regina per votarsi a Lady Diavolo Gaga.

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02. Gang Bang

Se la prima traccia dell’album è la classica canzone che ti aspetteresti di sentir suonare dal Peugeottino tamarro guidato da un ragazzino neopatentato con gli occhiali da sole a fascia calcati in testa, la seconda non è da meno. Ma nonostante la base “importante”, dai toni scuri ed infarcita di bassi senza lesinare, la canzone cresce con gli ascolti e lascia quasi di stucco verso il finale, dove Madonna si lascia andare inveendo contro una ipotetica bitch che non si sa chi sia ma che comunque deve morire e comunque la canzone si porta dietro tutti gli effetti sonori del caso quali sirene, sgommate, portiere che sbattono e ovviamente spari. Da sentire mentre guidate così vi prende la mano e vi arrestano (se non vi siete schiantati prima).

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03. I’m Addicted

Qui si rimane sempre sulla dance andante ma si vira decisamente su suoni più elettronici, ricercati e sperimentali e io sinceramente sono addicted to “I’m Addicted”. Sono dipendente dal tuo amore, dice Madonna, e non usa mezzi termini perché infatti il testo recita “pulse through my body, ignites in my mind it’s like MDMA and that’s okay” e c’è di sicuro chi ancora si scandalizzerà per l’incitamento alle droghe, ma non voglio nemmeno commentare, voglio dire, anche lei ha detto che questo disco non lo farebbe ascoltare ai suoi bambini. Decisamente la nuova “Impressive Instant”, e per me è un gran complimento.

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04. Turn Up The Radio

Già dalle prime note si capisce che questo è il classico tormentone estivo ed infatti pare che sarà il prossimo singolo. Martin Solveig ha fatto un buon lavoro e la sua impronta si sente, il ritornello ti si stampa nella mente e ti viene subito di metterlo come suoneria. Niente di nuovo ma sicuramente ottimamente confezionata. Turn up the radioooooooooooooo!!

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05. Give Me All Your Luvin’

Che dire? Lì per lì mi piaceva pure, ma dopo un paio di ascolti dell’intero album inizi a skipparla e capisci che è proprio stonata e all’interno del disco non c’entra una cippa lippa. Però è stato un bello spottone per il Super Bowl ed il video in tema cheerleaders è fantastico. Non credevo che l’avrei mai detto, ma in fondo i featuring di Nicki Minaj e M.I.A. aggiungono quel qualcosa in più che non me la fanno proprio buttare nel cesso senza passare dal via.

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06. Some Girls

A tratti mi ricorda un po’ troppo le sonorità della indeminticata “One Word” di Kelly Osbourne (poi copiata pure da Tizianuccio Bromio con “Stop Dimentica”) pompata a dovere, ma fa comunque parte della Madonna che ci piace, ricercata e non banale, anche se la voce non assomiglia manco per niente a quella di tutto il resto del disco.

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07. Superstar

Lo dico e lo ripeto, io ‘sta canzone la vedrei bene solo come colonna sonora dello spot Gillette al posto di “Venus” delle Bananarama. O per Nuvenia Libresse, al limite, toh.

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08. I Don’t Give A (feat. Nicki Minaj)

E niente, più forte della voglia di far ballare il mondo, Madonna ha solo l’ardire di volersi cimentare sempre in qualche forma di rap. Menomale che c’è Nicki Minaj (oddio, mi devo preoccupare che è già il secondo complimento che le faccio) che risolleva la categoria dei rappatori (se così si dice e si può dire). Il finale vagamente “epico” contribuisce al salvataggio dall’oblio.

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09. I’m A Sinner

Madonna lo deve sempre ribadire: lei non è una brava ragazza, anzi è proprio una peccatrice. A Cicco’, e s’era capito!! E nonostante l’inutile invocazione della Madonna (quella originale) e di tutti i santi nel finale, la canzone è carina, con un mood un po’ anni 60 dove William Ornit cita a tratti “Ray of Light” a tratti “Beautiful Stranger” senza però scadere nell’auto incensamento esagerato. Coinvolgente e con un’atmosfera “diversa dal solito”.

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10. Love Spent

No zitti tutti, che questo è il vero capolavoro di questo nuovo disco della Regina: da sola vale il prezzo dell’intero album. Inizia con un riff vagamente country, per poi continuare con violini e suoni elettronici, ed il testo potrà sembrare un po’ ridicolo ma in realtà è molto profondo. Man mano che scorrono i secondi la traccia cresce sempre di più, fino ad culminare in un’esplosione di suoni e di sensi. No ok, io sto straparlando, ma dai: è superlativa!! Questa ce la ricorderemo nei secoli a venire lo dico io… Posso dare sei stelle su cinque?

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11. Masterpiece

Colonna sonora dell’ultimo film della Madonna regista (che non è una bestemmia) è indubbiamente di gran classe, dai suoni semplici e dal testo elegante, non per niente è firmata dal redivivo William Orbit, ha vinto un Golden Globe e per poco non vince un Oscar. Ma “Time Stood Still” non ce l’avevi messa in Music e allora perché questa sì?

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12. Falling Free

E poi, dopo aver cercato di far ballare tutti ed essersi cimentata nel rap, stai sicuro che Madonna ti chiude l’album con una ballatona lenta. Ed eccola qui, ‘sta “Falling Free”. Anche bella, pure bellissima per carità, ma sembra un po’ troppo tratta da Evita per i miei gusti. Però ben fatta e le quattro stelle non le si possono negare.

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Per chi non ha fatto il taccagno e s’è comprato la DeLuxe Edition da iTunes (magari in anteprima come me, anche se poi l’ho avuta praticamente un giorno dopo) ci sono anche le altre sei tracce del Bonus Disc.

13. Beautiful Killer

Tralasciamo l’aspetto prettamente tecnico, che per inciso è ottimo, sicuramente io l’avrei messa nel disco standard al posto di quella cagata di “Superstar” ma… Nessuno si è accorto che è praticamente la versione ripulita di “Die Another Day”?? No no, è proprio uguale!! Provate a cantarcela sopra: I’m gonna wake up yes and no, I’m gonna kiss some part of… Anzi, secondo me questo era il testo originale di DAD che però quando l’hanno sentito quelli di 007 hanno fatto un rutto nel muso a Madonna e allora lei l’ha resa quel capolavoro che tutti conosciamo ma a questa prima versione proprio ci teneva e l’ha riutilizzata mo’. Brava Madge, davvero niente male per essere uno scarto.

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14. I Fucked Up

Inizia che è veramente una palla, diciamocelo. Un po’ si ripiglia sul finale, ma insomma… Trascurabile.

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15. B-Day Song (feat. M.I.A.)

Io me le immagino: Madonna, M.I.A. e Nicki Minaj in studio che registrano GMAYL e toh, è il compleanno di Madonna e allora per leccargli il culo spudoratamente le fanno una sorpresa e tirano fuori una torta e poi tutte con la panza piena e mezze ciucche si mettono a registrare ‘sta cagata, tutte tranne la Minaj che nel frattempo aveva esagerato con lo spumante ed era a vomitare in un angolo. Oh, lo dovete fare più spesso, che è uscita niente male: (quasi) una semplice filastrocca dal testo scontato ma il suono ovatattato e datato ricordano atmosfere anni 50 e ne fanno una canzone davvero particolare per essere in un disco di Madonna!

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16. Best Friend

Ricorda un po’ i lavori di Madonna e Justin per Hard Candy ma rivestiti del gusto musicale del 2012 e si mantiene decisamente sopra la media, per me sarebbe salita di livello e pure questa l’avrei messa nella Standard Edition.

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17. Give Me All Your Luvin’ Party Rock Remix (feat. LMFAO & Nicki Minaj)

Sfanculata M.I.A. nel featuring non si sa come mai, ecco un remix super super truzzo di GMAYL. Va beh, che c’è da dire? Già diceva poco la versione normale, questa scade anche di più…

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18. Love Spent (Acoustic Version)

Chicca ricevuta in premio da chi ha preordinato la DeLuxe Edition dell’album nel primo periodo, questa “Love Spent” è bellissima pure in versione acustica (acustica solo la base, che la voce di Madonna è più ritoccata dei suoi zigomi). A chi mi toglie una curiosità offro lauta ricompensa: che cazzo dice al minuto 1:25 e al minuto 2:33? E che cazzo di lingua è?? Comunque si merita le solite sei stelle su cinque.

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In definitiva MDNA non è un album perfetto come potevano essere considerati “Ray Of Light” e “Confessions On A Dancefloor” (ognuno nel suo genere eh) anche perché MDNA non ha un unico filo conduttore ma spazia in più ambiti.

Quello che sicuramente posso dire pur non essendo un esperto è che MDNA è un ottimo album pop pur non avendo inventato niente e non avendo dettato nessuna nuova moda, anzi ha pescato a piene mani da sonorità della Madonna degli anni passati ma sempre attualizzandole, e per questo io mi sento di dargli comunque un bel voto.

8 e 1/2

Brava Madge, bentornata!

E tranquilla… La Regina (del Photoshop?) sei sempre tu!

Gotye ed il successo a scoppio ritardato

Gotye, nome d’arte di Wouter Wally De Backer, è un ragazzotto classe 1980 nato in Belgio naturalizzato australiano: io non lo conoscevo assolutamente (anche se la sua faccia mi è familiare) ma da un po’ di giorni si sente passare in radio questa canzone molto carina e raffinata che mi è piaciuta subito.

Lei al primo ascolto mi sembrava Katy Perry e la canzone mi sapeva di già sentito, pensavo fosse un brano datato.

Ed invece scopro che questo “Somebody That I Used to Know” è stato rilasciato il 6 luglio 2011 in Australia e ha incontrato il favore sia della critica che del pubblico, riscuotendo un sorprendente successo, con uno stazionamento al #1 della chart australiana per otto settimane diventando “the longest running Australian song” dai tempi di “Truly Madly Deeply” dei Savage Garden nel 1997 (questa non l’ho capita ma Wikipedia docet e riporto fedelmente).

Arriva anche da noi solo adesso, dopo che Gotye ha fatto un passaggio al Jimmy Kimmel Live…

Come mai da noi la musica arriva solo quando è già “esplosa” negli Usa?

Totalmente sconosciuto da noi, ma il pischello ridendo e scherzando è dal 2002 che è in attività, ha pubblicato tre album in studio e uno di remix di brani dei primi due, ha già vinto cinque ARIA Music Awards e ha ricevuto una nomination per un MTV Europe Music Awards come miglior artista per l’Asia e il Pacifico.

Tra le sue canzoni ci sono dei pezzi interessanti, abbastanza “nuovi” e freschi, ma anche delle palle assurde e altri pezzi semplicemente inutili, però nel complesso… Ci piace! :-)

Nuove collaborazioni annunciate per MDNA: c’è ancora speranza

Come riporta Madonnarama, la Universal Music Italia ha appena rivelato alcune nuove informazioni su MDNA, il prossimo attesissimo album di Madonnaccia (TM Popslut).

Era già noto che Nicki Minaj e MIA, oltre ad essere presenti insieme nel primo singolo “Give Me All Your Luvin'”, avranno dei featuring separati anche in altri brani: Nicki Minaj in “I Don’t Give A” e MIA in “B-Day Song”.

MDNA ha creato tante aspettative nei fan madonnacceschi perché riunisce Madonna con l’ex collaboratore William Orbit, acclamato quasi all’unanimità come genio dopo aver lavorato con lei in “Ray of Light”.

Altri co-produttori sono Martin Solveig, The Demolition Crew, Marco “Benny” Benassi e Alessandro “Alle” Benassi, Hardy “Indiigo” Muanza, Michael Malih, ovviamente Madonna, LMFAO, Klas Ahlund, Joe Henry e perfino Mika, che ha co-scritto una delle canzoni.

Joe Henry (definito come il fratellastro di Madonna) non è di certo un estraneo e ha lavorato con la Regina già in passato in brani come “Don’t Tell Me”, “Jump”, e “Devil Wouldn’t Recognize You”.

Ma in particolar modo mi vorrei soffermare sul compositore e produttore discografico svedese Klas Ahlund: ha già lavorato con sgualdrine pop del calibro di Britney Spears e Kylie Minogue, ma è stato anche co-scrittore e produttore per l’incredibile “Body Talk” di Robyn!!

Quindi, anche per chi fosse rimasto deluso dai primi due singoli c’è ancora una buona dose di speranza che questo MDNA sia comunque una bomba…

Madonna sexy sulla cover di Girls Gone Wild?

Sono appena stati rivelati alcuni dettagli sui photoshoot fatti da Madonna per il lancio di album, singoli e tour e se la maggior parte di essi è già nota (cover di GMAYL, cover di MDNA standard + deluxe edition e poster del Tour) uno ci mancava all’appello e pare sia proprio la copertina del secondo singolo “Girls Gone Wild” (atteso oggi alle 18 sul canale Vevo di YouTube con un lyrics video).

Ebbene sì, è la foto pubblicata sopra che si commenta da sola: Girls Gone Wild, molto Wild!!

Qualcuno dirà “Smettila di fare la pseudo sexy che sei vecchia!” ma io dico…

“Finché c’è Photoshop, c’è speranza!!”

Grande Madge!

UPDATE: Ecco il video!!

P.S. Ma la famigerata intro dov’è? Solo nella Album Version?

Madonna World Tour, ci vediamo a Firenze!!

Mai nella storia avevo penato così poco per comprare i biglietti di un concerto della Signora Ciccone…

Viva gli amici iscritti all’Icon Fan Club, grazie ai quali anche quest’anno andremo a vedere Madonna dal vivo, stavolta a Firenze, nel piccolissimo (mi dicono) stadio Artemio Franchi, sabato 16 giugno.

Chi di voi andrà a vedere la Regina del Pop in questo suo nuovo tour mondiale? Milano, Firenze o espatriate?

Qui tutte le date, info e news.

P.S.  Fatemi capire, il Prato A è quello giallo intorno alla passerella dove sta scritto GOLD o è solo una vana speranza?

Qui sembrerebbe di si… Se così fosse penso che potrei anche morire all’istante!!