Archivi categoria: Usi e costumi
In quale paese vivono meglio le donne?
É la domanda che si sono posti quelli del settimanale americano “Newsweek” e la risposta è…
Islanda!!
Seguono al secondo e terzo posto Svezia e Canada, mentre le ultime tre posizioni su 165 paesi esaminati sono Yemen, Afghanistan e Ciad.
E l’Italia? Ahimé è solo al 59° posto…
Ma non so come mai, me lo sarei aspettato!
Fonte: The daily beast.
La tv online DìLucca si scusa per le affermazioni omofobe di Daniele Vanni e ne chiede le dimissioni
Meglio tardi che mai… Dopo le uscite infelici del giornalista e psicologo Daniele Vanni sui concorsi Mister Gay Italia e Miss Trans Italia e Sud America che si sono tenuti il mese scorso a Torre del Lago Puccini, la proprietà della tv online DìLucca corre ai ripari e nel telegiornale di ieri ha chiesto scusa pubblicamente alla comunità GLBT ed alla comunità di Torre del Lago Puccini (che secondo il Vanni stava diventando un problema di ordine pubblico) dichiarandosi all’oscuro delle intenzioni del giornalista e completamente in disaccordo con le affermazioni fatte nel tg del 29 agosto, e ne ha chiesto le (giuste) dimissioni.
Ovviamente Daniele Vanni si difende dicendo che era una semplice “battuta infelice” per giustificare il fatto che le immagini non le avevano…
Cioè, ma sei scemo? Non ho parole.
Fonte: GayBurg.
In Tuscany not everything is straight…
Riporto lo spot di lancio del turismo GLBT in Toscana dopo averlo visto sul blog di Oscare…
Ma che bellino e simpati’o!
Anna Wintour for Marriage Equality e la situazione disastrosa dell’Italia
A me lei sembra tanto Nina Sharp di Fringe… Però brava Anna che si è unita (insieme a tante altre star, va reso loro merito) per supportare una buona causa, “New Yorkers for Marriage Equality”, un’associazione che raduna i cittadini della Grande Mela, prevalentemente eterosessuali, che sposano la causa della parità di diritti per le persone GLBT.
A proposito… Ma il rugbista Ben Cohen che si ritira dalle scene sportive e si dedica a tempo pieno a combattere l’omofobia? Fa un po’ strano pensare che esistano persone così meravogliose, non torvate?
Eppure esistono!! Non come in Italia, dove i politici di tutti gli schieramenti prima spendono parole per condannare l’omofobia e qualsiasi forma di discriminazione, ma quando poi si tratta di arrivare al dunque e votare una legge ad hoc, come quella scritta da Anna Paola Concia e appoggiata anche dal Ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna, SBAM! Si tirano indietro e non la votano.
Non è servito a niente nemmeno il bellissimo discorso di Napisan in occasione della Giornata Mondiale contro l’Omofobia, giusto ieri l’altro.
E così la legge di cui sopra non passa l’esame in Commissione Giustizia: contro il testo hanno votato i parlamentari del Pdl, della Lega e dei Responsabili. L’Udc si è divisa: Luisa Santolini e Roberto Rao hanno votato contro, mentre Lorenzo Ria si è astenuto. A favore Pd, Fli e Idv. Risultato? 26 no e 17 sì.
Ma Dario Franceschini è riuscito a portare avanti lo stesso il provvedimento e a calendarizzarne la discussione alla Camera per lunedì 23 maggio prossimo; la Carfagna ha già detto che la voterà, così come Alfano (prendendo pure le distanze dal Pdl, fra l’altro), solo che adesso il relatore non è più la Concia, ma tale Enrico Costa: d’ufficio, infatti, il provvedimento è stato assegnato al capogruppo di maggioranza.
Ma del resto, come ha detto Ivan Scalfarotto, cosa ci vogliamo aspettare da “un governo che mette a rischio la relazione con un investitore estero che garantisce stipendi a centinaia di famiglie pur di affermare l’intolleranza verso un particolare gruppo di suoi stessi cittadini”?
Vedi l’inutile e stupida polemica fatta da Giovanardi per la pubblicità gay-friendly di Ikea…
Turismo GLBT? Sì, in Toscana!
La Regione Toscana si è finalmente accorta che il giro di affari che ruota intorno al turismo dedicato a gay e lesbiche è una fetta di torta troppo grossa ed invitante per lasciarsela scappare e così ha aperto una sezione interamente dedicata al pubblico GLBT del suo portale Turismo.intoscana.it.
Sarà anche una scelta dettata sopratutto da interessi economici, ma a me è quasi scelta la lacrimuccia a leggere queste parole di introduzione…
La Toscana, storicamente terra di libertà, apre questo canale dedicato al turismo lgbt ed è la prima Regione in Italia a compiere questa scelta.
Non è un caso che sia così, e non è una scelta dettata unicamente da motivi economici. Il Rinascimento toscano fu un periodo di grande liberalità per i gay e le lesbiche toscane, ad iniziare dai “grandi” omosessuali che hanno segnato profondamente la storia dell’umanità: per citare solo quelli più noti, Michelangelo Buonarroti, Leonardo Da Vinci e Machiavelli. Era così noto che Firenze fosse la San Francisco di quei tempi che per definire un omosessuale nei paesi di lingua tedesca si usava il termine “florenzen”, fiorentino. Fu la Toscana del Granduca Leopoldo I il primo stato italiano a depenalizzare l’omosessualità, insieme alla pena di morte, nel 1853. In tempi moderni, Firenze, Pisa e molte altre città e paesi toscani con i loro registri comunali delle unioni civili hanno fatto passi avanti verso il riconoscimento alla pari dignità delle coppie gay e lesbiche.
Recentemente, la Regione Toscana ha poi deciso di inserire nel proprio Statuto il divieto di discriminazione per orientamento sessuale e il riconoscimento di ogni forma familiare, oltre a quella fondata sul matrimonio. Poco dopo, con la legge regionale n. 24 del 13.10.2004, è stata la prima regione a dotarsi di una normativa specifica contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere ed ad attivare politiche specifiche di inclusione sociale delle persone lgbt.
Questa mappatura consentirà ai turisti lgbt di scegliere itinerari, strutture alberghiere, servizi complementari, che si rivolgono con una più particolare attenzione all’ospite lgbt.
In questa sezione vogliamo dare risalto a quanto di gay friendly è già presente in Toscana, dal punto di vista dell’ospitalità, degli eventi culturali, del tempo libero.
Oltre a Firenze, patria del Rinascimento, scoprirete la vita gay di Torre del Lago e della Versilia, zone che da più di dieci anni hanno affinato la loro offerta ricettiva con particolare attenzione alle esigenze dei turisti gay italiani e stranieri. Troverete anche itinerari nella Maremma, dove vi attendono bellissime spiagge libere e le calde acque delle nostre terme, nelle città d’arte e in tutta la Toscana, che con molteplici agriturismi, b&b e alberghi, gay e gay friendly, saprà accogliervi tutto l’anno mostrando anche i suoi volti meno conosciuti.
Ti aspettiamo, così come sei.
La pubblicità “choc” di Ikea Catania
Attenzione!! Questo post può essere letto solo da persone maggiorenni, perché contiene immagini tratte da una campagna pubblicitaria shockante!!
Dove? Come dove? Sopra… Non la vedete? Ci sono addirittura due uomini che si tengono per mano!! E sentite che slogan sovversivi…
“Vedrete: da noi vi sentirete a casa. Perché quello che cerchiamo di fare è rendere più comoda la vita di ogni persona, di ogni famiglia e di ogni coppia, qualunque essa sia”.
Più o meno la penserebbe così Andrea Indini che su Il Giornale ha scritto questo articolo delirante…Cito:
Cosa c’è dietro [la pubblicità]? Non certo la sensibilizzazione dei diritti per le coppie gay, ma una chiara strategia di marketing. L’intento è quello di far parlare di sé, garantendosi in questo modo una visibilità assicurata.
Ma dai? Non pensavo che la pubblicità servisse a far parlare di sé o ad acquisire visibilità!! Voi lo sapevate? Mannaggia quante cose s’imparano…
Forse il signor Indini non sa che Ikea, oltre ad avere un eccellente ufficio marketing, è uno dei soci fondatori di Parks, e con questo cartellone tratto dalla campagna pubblicitaria per l’apertura del nuovo punto vendita di Catania si dimostra ancora una volta un’azienda attenta alla sensibilità delle persone Glbt, siano esse clienti o dipendenti.
Ma forse il signor Indini non sa nemmeno che cos’è Parks…
Fonte: Spettegueless – Super-Pop – Parks.
“Love is free”, l’amore libero (bloccato dalla Polizia) per pubblicizzare 7camicie
Sabato 18 dicembre le vetrine del negozio 7camicie di Piazzale Cantore, Milano, si sono trasformate in camere da letto e vi si sono esibite in baci e coccole, anche provocatorie, tre coppie (una etero, una gay ed una lesbo) per l’evento “Love is free”.
L’intento ufficiale dello spettacolo è quello nobile di ribadire che l’importante è amare, non importa la preferenza sessuale, e prendere posizione contro ogni pregiudizio e inibizione culturale.
La cosa non è piaciuta a tutti, dato che ad un certo punto è arrivata la Polizia, allertata da segnalazioni del tipo “si sta svolgendo un piccolo gay pride”. Hanno controllato i permessi ed essendo tutto in regola, non hanno potuto far altro che invitare i ragazzi ad essere un po’ meno “spinti”.
Vedendo le foto sul sito di 7camicie in effetti i ragazzi non si sono risparmiati in effusioni amorose, e ci si è messa pure Naike Nayked Rivelli che si è profusa in basi saffici mentre cantava e presentava la sua canzone “I like man”.
Non sei molto credibile se dici che ti piacciono gli uomini e poi baci le ragazze. E la bella Naike non è molto credibile nemmeno come cantante: nonostante il video del singolo sia molto bello, mostra tutte le sue doti (e che doti, cazspita) fuorché il belcanto.
Ma speriamo in un secondo singolo migliore.
Tornando invece al controverso evento “Love is free”, secondo voi cos’è più grave: il fatto che sia stato utilizzato il sesso per pubblicizzare delle camicie mascherando il tutto con un intento nobile, o il fatto che ancora in Italia basta vedere due ragazzi che si baciano per scandalizzarsi e censurare?
Italia, non è un paese per gay
Giu 20
Pubblicato da Enrico*
In un momento di scazzo lavorativo stavo girovagando per il web e sono approdato a questo post su GossipBlog. Ed ho notato subito l’alto numero di commenti: è bastata la pubblicazione della foto sopra riportata che si sono scatenati i commenti più ipocriti ed ignoranti!
Il contenuto medio è questo:
Il sottinteso è sempre il solito: “Io non ho niente contro gli omosessuali però addirittura affidargli dei bambini no”.
E anche quando si forniscono dati scientifici e ricerche con dati alla mano sul gay parenting e si invitano gli scettici ad informarsi, non si ottengono risposte sensate.
Io ovviamente ho commentato il post di cui sopra (scritto da Apo) e uno mi ha risposto “eh ma allora io mi voglio sposare una scimmia”… Capisci con che persone hai a che fare?
Persone cresciute in ambienti naturalmente omofobi, omofobia estremizzata dalla Chiesa che un giorno sì ed un altro pure inveisce contro i gay (e i politici spesso gli fanno da coro) il tutto condito da una tv dove ti passano i Tamarri che ti dicono che “Manuel è un po’ effemminato. Sembrava un ricchione. Io non ho niente contro i ricchioni, però hanno fatto bene a urlargli frocio” (meno male che hanno sospeso il programma per ascolti bassi) e che censura i baci gay nei telefilm.
Per non parlare delle istituzioni che proprio non ci vogliono sentire né da un orecchio né da un altro quando si parla di diritti LGBT, anzi se la prendono pure con l’Ikea.
Che svilimento…
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Pubblicato su Pensieri, parole ed emozioni, Politica, Società, Usi e costumi
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Tag: Chiesa, commenti, cultura, gay, lgbt, omofobia, parenting, Vaticano