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Pyotr Pavlensky s’inchioda i testicoli in Piazza Rossa per protestare contro il Cremlino

Pyotr Pavlensky, un artista 29enne originario di San Pietroburgo, si è inchiodato i genitali sul selciato della Piazza Rossa a Mosca in segno di protesta nei confronti del Cremlino. L’uomo, fermato dalla polizia, è poi stato portato in ospedale e successivamente in commissariato.

In un comunicato pubblicato sul sito web Grani.ru l’artista ha spiegato che sta cercando di attirare l’attenzione della società russa di fronte allo sviluppo di uno «stato di polizia».

The action can be seen as a metaphor of the apathy, political indifference and fatalism of contemporary Russian society. It is not bureaucratic lawlessness which deprives society of the possibility to act but the obsession with our defeats and losses which nail us ever more to the Kremlin’s paving stones, creating an army of stuffed dummies patiently awaiting their fate.

Now as the authorities turn the country into one large penal colony, openly robbing the population and sending the proceeds so as to increase and enrich police apparatuses and other security services, society is allowing this tyranny and through its inaction the triumph of a police state is drawing nearer.”

Fonte: Afoniya.

Pyotr  non è nuovo a proteste dal forte impatto emotivo: mesi fa si era cucito la bocca per manifestare contro l’incarcerazione di due componenti del gruppo delle Pussy Riot (proprio come la drag queen Barbie Breakout fece in segno di protesta nei confronti della sempre più schifosamente omofoba Russia).

Mentre a maggio era stato arrestato per essersi mostrato a San Pietroburgo completamente nudo con il corpo avvolto da filo spinato sempre per protestare contro il Governo Russo.

Personalmente, stimo moltissimo chi lotta contro i problemi della società e fa di tutto per sapere che il mondo non resti indifferente… Bravo Pyotr Pavlensky!!

Fonte: Il Messaggero, The Guardian.

In quale paese vivono meglio le donne?

É la domanda che si sono posti quelli del settimanale americano “Newsweek” e la risposta è…

Islanda!!

Seguono al secondo e terzo posto Svezia e Canada, mentre le ultime tre posizioni su 165 paesi esaminati sono Yemen, Afghanistan e Ciad.

E l’Italia? Ahimé è solo al 59° posto…

Ma non so come mai, me lo sarei aspettato!

Fonte: The daily beast.

Cosa succede se fai il bagno nudo in un fiume di Boston?

Beh, cosa vuoi che succeda se ti prendi la libertà di fare il nudista e ti tuffi nel Charles River, nel bel mezzo di Boston?

La polizia ti arresta, ovvio!

Anche se devo dire, che questo tizio non era poi così brutto da vedere…

Si poteva anche lasciar fare…  O no??

Oil spill

Fonte: BybBlog.

In Tuscany not everything is straight…

Riporto lo spot di lancio del turismo GLBT in Toscana dopo averlo visto sul blog di Oscare

Ma che bellino e simpati’o!

Anna Wintour for Marriage Equality e la situazione disastrosa dell’Italia

A me lei sembra tanto Nina Sharp di Fringe… Però brava Anna che si è unita (insieme a tante altre star, va reso loro merito) per supportare una buona causa, “New Yorkers for Marriage Equality”, un’associazione che raduna i cittadini della Grande Mela, prevalentemente eterosessuali, che sposano la causa della parità di diritti per le persone GLBT.

A proposito… Ma il rugbista Ben Cohen che si ritira dalle scene sportive e si dedica a tempo pieno a combattere l’omofobia? Fa un po’ strano pensare che esistano persone così meravogliose, non torvate?

Eppure esistono!! Non come in Italia, dove i politici di tutti gli schieramenti prima spendono parole per condannare l’omofobia e qualsiasi forma di discriminazione, ma quando poi si tratta di arrivare al dunque e votare una legge ad hoc, come quella scritta da Anna Paola Concia e appoggiata anche dal Ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna, SBAM! Si tirano indietro e non la votano.

Non è servito a niente nemmeno il bellissimo discorso di Napisan in occasione della Giornata Mondiale contro l’Omofobia, giusto ieri l’altro.

E così la legge di cui sopra non passa l’esame in Commissione Giustizia: contro il testo hanno votato i parlamentari del Pdl, della Lega e dei Responsabili. L’Udc si è divisa: Luisa Santolini e Roberto Rao hanno votato contro, mentre Lorenzo Ria si è astenuto. A favore Pd, Fli e Idv. Risultato? 26 no e 17 sì.

Ma Dario Franceschini è riuscito a portare avanti lo stesso il provvedimento e a calendarizzarne la discussione alla Camera per lunedì 23 maggio prossimo; la Carfagna ha già detto che la voterà, così come Alfano (prendendo pure le distanze dal Pdl, fra l’altro), solo che adesso il relatore non è più la Concia, ma tale Enrico Costa: d’ufficio, infatti, il provvedimento è stato assegnato al capogruppo di maggioranza.

Ma del resto, come ha detto Ivan Scalfarotto, cosa ci vogliamo aspettare da “un governo che mette a rischio la relazione con un investitore estero che garantisce stipendi a centinaia di famiglie pur di affermare l’intolleranza verso un particolare gruppo di suoi stessi cittadini”?

Vedi l’inutile e stupida polemica fatta da Giovanardi per la pubblicità gay-friendly di Ikea

Lasciata dal fidanzato, tenta il suicidio vestita da sposa

22 anni, state ultimando i preparativi per il vostro matrimonio, e all’improvviso PUF! Arriva quello stronzo del vostro fidanzato e vi lascia dopo quattro anni.

Immagino la desolazione, ci credo che questa povera Crista cinese si voleva buttare di sotto vestita da sposa… Leggi il resto di questa voce

Turismo GLBT? Sì, in Toscana!

La Regione Toscana si è finalmente accorta che il giro di affari che ruota intorno al turismo dedicato a gay e lesbiche è una fetta di torta troppo grossa ed invitante per lasciarsela scappare e così ha aperto una sezione interamente dedicata al pubblico GLBT del suo portale Turismo.intoscana.it.

Sarà anche una scelta dettata sopratutto da interessi economici, ma a me è quasi scelta la lacrimuccia a leggere queste parole di introduzione…

La Toscana, storicamente terra di libertà, apre questo canale dedicato al turismo lgbt ed è la prima Regione in Italia a compiere questa scelta.

Non è un caso che sia così, e non è una scelta dettata unicamente da motivi economici. Il Rinascimento toscano fu un periodo di grande liberalità per i gay e le lesbiche toscane, ad iniziare dai “grandi” omosessuali che hanno segnato profondamente la storia dell’umanità: per citare solo quelli più noti, Michelangelo Buonarroti, Leonardo Da Vinci e Machiavelli. Era così noto che Firenze fosse la San Francisco di quei tempi che per definire un omosessuale nei paesi di lingua tedesca si usava il termine “florenzen”, fiorentino. Fu la Toscana del Granduca Leopoldo I il primo stato italiano a depenalizzare l’omosessualità, insieme alla pena di morte, nel 1853. In tempi moderni, Firenze, Pisa e molte altre città e paesi toscani con i loro registri comunali delle unioni civili hanno fatto passi avanti verso il riconoscimento alla pari dignità delle coppie gay e lesbiche.

Recentemente, la Regione Toscana ha poi deciso di inserire nel proprio Statuto il divieto di discriminazione per orientamento sessuale e il riconoscimento di ogni forma familiare, oltre a quella fondata sul matrimonio. Poco dopo, con la legge regionale n. 24 del 13.10.2004, è stata la prima regione a dotarsi di una normativa specifica contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere ed ad attivare politiche specifiche di inclusione sociale delle persone lgbt.

Questa mappatura consentirà ai turisti lgbt di scegliere itinerari, strutture alberghiere, servizi complementari, che si rivolgono con una più particolare attenzione all’ospite lgbt.

In questa sezione vogliamo dare risalto a quanto di gay friendly è già presente in Toscana, dal punto di vista dell’ospitalità, degli eventi culturali, del tempo libero.

Oltre a Firenze, patria del Rinascimento, scoprirete la vita gay di Torre del Lago e della Versilia, zone che da più di dieci anni hanno   affinato la loro offerta ricettiva con particolare attenzione alle esigenze dei turisti gay italiani e stranieri.  Troverete anche itinerari nella Maremma, dove vi attendono bellissime spiagge libere e le calde acque delle nostre terme, nelle città d’arte e in tutta la Toscana, che con molteplici agriturismi, b&b e alberghi, gay e gay friendly, saprà accogliervi tutto l’anno mostrando anche i suoi volti meno conosciuti.

Ti aspettiamo, così come sei.

Giappone, 6 giorni per riparare una strada dopo il sisma

Del resto, sarebbe successa la stessa identica cosa anche in Italia, no?

Fonte: Autoblog.

A pray for Japan

Questa foto esprime benissimo lo stato d’animo che avrebbero il diritto di provare adesso i Giapponesi coinvolti nel terribile terremoto/tsunami che ha travolto il loro Paese e sconvolto il mondo intero, minacciato inoltre da una possibile contaminazione radioattiva.

Invece no, i Giapponesi, li vedi nei filamti che circolano ovunque, sono compostissimi, pacati all’inverosimile. Sempre ordinati, mai un urlo, mai una smorfia. Nella tragedia, sono stati veramente da esempio per tutti quanti.

Ed a questo indirizzo, National Geographic ha raccolto 20 immagini che ci riportano sotto gli occhi (come se non bastassero i vari tg) la devastazione subita da questo Paese.

Forza Giappone!!

P.S. Anche Lady Gaga ha disegnato un braccialetto ispirato dalla tragedia giapponese ed i proventi derivanti dalle vendite, qui a 5 $ ma solo negli Stati Uniti, saranno interamente devoluti per gli aiuti nel paese del Sol Levante.

In 48 ore sono già stati racimolati 250.000 $