Archivio mensile:luglio 2011

La faccia come il culo

La legge contro l’omofobia è stata bocciata dal nostro beneamato Parlamento.

Di nuovo.

E qual è stata la motivazione?

Sempre la solita: introdurre un aggravante per odio verso persone omosessuali e/o transessuali sarebbe una discriminazione verso le persone eterosessuali che non hanno un’aggravante “a loro favore”, come non hanno un’aggravante a loro favore gli anziani o i senza tetto (che pure sono picchiati spesso e volentieri).

Le pregiudiziali di costituzionalità che hanno affossato la legge sono riportate qui da un incazzatissimo (giustamente) Oscar.

Ma un’aggravante per omofobia/transfobia  non è uguale all’aggravante per odio verso persone di diversa razza e/o religione?

Se non va bene l’aggravante per omofobia, allora togliamo anche le altre aggravanti, quelle per odio etnico, nazionale, razziale o religione (art. 3 d.l. 26-4-1993).

Se non va bene inserire un’aggravante nell’articolo 61 del codice penale, ok, ma allora facciamo un qualche altro decreto legge o cosa-cazzo-ne-so-io o comunque una qualche forma istituzionale che scoraggi gli omofobi a picchiare tutti i froci che si trovano davanti solo perché quel giorno gli gira male…

É semplicemente un fatto culturale, una legge del genere avrebbe pian piano fatto progredire la civiltà di questo paese piccolo.

Ma tant’è: non l’abbiamo voluta e così rimaniamo nel terzo mondo dei diritti civili.

Ah, per inciso: “la faccia come il culo” questa volta è quella di chi prima dice che sostiene a pieno una proposta di legge e poi si astiene quando è il momento di votarla.

Come ridefinire gli standard del concetto di “coglione”

Esco dall’ufficio.

Piove.

Ovviamente non ho l’ombrello.

Faccio una corsa in macchina per prenderlo, e per aggirare la ringhiera che separa la stradina in discesa dal parcheggio sottostante, la zompo.

La mia maglietta si impiglia in un angolo della suddetta ringhiera (ma che cazzo di ringhiera è?) e adesso vado in giro con uno sbrano nella manica della maglietta che sembra sia stato aggredito da una banda di scimmie rabbiose.

Offendetemi pure.

Darren Hayes performing “Plans” at 2011 APRA Music Awards

Tutto ciò è fantastico… Darren Hayes non è stato minimamente cagato di pezza agli APRA Music Awards (l’APRA sarebbe la SIAE australiana se non ho capito male), niente, manco una misera nomination come “Miglior ritorno dall’oltre tomba musicale dell’anno” o cose così che ne so…

Però lui s’è inbucato lo stesso nella serata e ha cantato questa fantastica versione acustica di “Plans” dei Birds of Tokyo che poi sarebbe una canzone disco di platino in Australia e nominata nella categoria “Song of the year”.

Per lui, come per la Mannoia, vale la solita regola: cantami pure le istruzioni di montaggio del divano Manstad di Ikea, e io rimango incantato ad ascoltarti come un bambino ipnotizzato dal pifferaio magico.

Che voce ragazzi…

Speriamo che prima o poi qualcuno nel mondo (oltre a me) si ricordi di lui!!

Ilary Blasi favolosa sulla copertina di Vanity Fair

Nonostante la sua bellezza sia sotto gli occhi di tutti, io mi stupisco sempre un sacco quando vedo un servizio fotografico che ha per protagonista Ilary Blasi.

Perché lei è sicuramente una bellissima ragazza anche nella vita di tutti i giorni: in tv, paparazzata sui giornali, in tutti quei “luoghi” nei quali siamo abituati a vederla insomma.

Ma quando la truccano (e forse la photoshoppano?) e la mettono su tutta in tiro per un servizio fotografico… Beh, diventa semplicemente splendida, favolosa. Non ho altre parole!!

Ah, un fotografo ha tirato fuori da un vecchio cassetto un servizio fotografico “vagamente osé” fatto in gioventù da Ilary, servizio fotografico che è stato acquistato dal settimanale ma che prima di pubblicarlo ha pensato bene di avvisare la showgirl, che ha sorpreso la redazione dando il suo assenso.

Va bene, usatelo. Però usatelo per raccontare alle ragazze che tutte possiamo fare una cazzata, ma non sempre c’è il lieto fine. Usate in un altro contesto, e con malizia, immagini come quelle possono essere dannose. A 18 anni sei una ragazzina e c’è il desiderio di sentirsi attraenti, desiderate. Basta dare un’occhiata ai profili di Facebook: quante sono quelle che postano immagini provocanti, e non per questo cercano avventure particolari? Ma è in quel momento che si deve fare attenzione a non esagerare… La seduzione è un’arma che bisogna imparare presto a manovrare con cura, perché c’è sempre il pericolo di lanciare un messaggio ambiguo.

Fonte: Gossip Tv.

Vita da ufficio #6

Passa la capa dalla mia stanza (nella quale ci sono solo io, oggi) si affaccia e saluta.

– Allora Enrico, te giovedì e venerdì sei in ferie vero?

– No Capa, c’ero giovedì e venerdì scorsi.

– Ma davvero? Non me ne sono accorta…

– …

Come sono importante nel mio ufficio, direi quasi indispensabile…

Ma potrei anche dire che lei è piuttosto rincoglionita!

Darren Hayes in concerto a Londra: chi viene?

Mercoledì 19 ottobre 2011 alle ore 19 Darren Hayes sarà in concerto alla O2 Shepherd’s Bush Empire di Londra.

Io mi sa che vado…

Ed i biglietti non costano nemmeno molto

Chi viene? :-)

Amy Winehouse è morta

Ebbravo lui, è arrivato Primetto!! Da 48 ore non si parla d’altro e arriva lui col suo post di merda… “Amy Winehouse è morta”… Ma va?? Sa’ che non me ne ero accorto?

Si lo so, la tempistica è tutto per un blogger e infatti i veri blogger battevano la notizia che quella ancora spasmava in casa sua a Londra e io arrivo quando fra un po’ ce ne siamo già dimenticati, il che fa di me ufficialmente un blogger del cazzo (e va beh anche di questo ve ne eravate già accorti, nnnnèvvero??).

Comunque io non ne volevo nemmeno scrivere e non ne volevo nemmeno parlare, perché in fin dei conti, sì lei era bravissima, aveva uno stile ed una voce inconfondibile, e con soli due album ha fatto scuola ecc ecc… Però ecco, a me non mi piaceva nemmeno così tanto. Ecco, sì, l’ho detto: io, di Amy Winehouse ne posso fare abbondantemente a meno.

Però poi ho letto il post di Massi ed ho detto la mia in proposito e quindi praticamente posso riportare il mio commento qui ed amen.

Facciamoci seri per un attimo (si lo so, non sono credibile): non è mai una bella cosa scherzare sulla morte di una persona, ancora meno su di una ragazza morta in solitudine a 27 anni.

E comunque ci vuole rispetto. Non si può liquidare la fine della Winehouse dicendo che è semplicemente la rappresentazione del modo di dire findus “Se l’è cercata”. Ciò intanto, non vuol dire che la notizia debba essere per questo meno triste, ancor più perché noi non potremmo mai sapere niente sul perché “se la sia cercata”, come non sapremo mai se c’era qualcuno che stava tentando di aiutarla o se si stesse autodistruggendo da sola o se addirittura (come viene logico pensare dopo i suoi innumerevoli “rise and fall”) rifiutasse gli aiuti esterni.

Però, proprio per il fatto che “Eh si signora mia, si sapeva che sarebbe finità così”, la gente si sente autorizzata a scherzarci sopra, cosa che non è avvenuta per esempio con Michael Jackson come non penso (e spero) avvenga con la morte in generale.

Va beh, tutto questo per dire che ovviamente mi dispiace. Che fino ad ora non mi ero espresso in proposito per una forma di rispetto verso la morte. Che sì, lei resterà immortale agli occhi (ed alle orecchie) di chi amava la sua musica e che ci ha regalato uno stile inconfondibile e due album bellissimi…

E che però sotto sotto mi rode un po’ il culo che una ragazza con un talento come il suo, si sia bruciata tutto a soli 27 anni.

P.S. E comunque, morte cercata o meno questo sciacallaggio è veramente schifoso, altro che le battute su Facebook.

Cosa succede se fai il bagno nudo in un fiume di Boston?

Beh, cosa vuoi che succeda se ti prendi la libertà di fare il nudista e ti tuffi nel Charles River, nel bel mezzo di Boston?

La polizia ti arresta, ovvio!

Anche se devo dire, che questo tizio non era poi così brutto da vedere…

Si poteva anche lasciar fare…  O no??

Thank God it’s friday!!

Dai, ditemi qualcosa, riempitemi di commenti, anche spam, che oggi proprio non ho voglia per un cazzo di lavorare.

Poi vero, anche quel minimo di voglia che ti può venire, ti passa subito.

Tanto per dirne una: un progetto che non se ne riesce a venire a capo perché ti cambiano le regole as you go e che però doveva essere fatto, finito e terminato per il 30 giugno (scadenza poi prorogata e tirata per le orecchie al 30 luglio) uno che fa? Si batte i piedi nel culo per cercare di risolvere i problemi nel minor tempo possibile.

Poi però quando vedi che la tua capa ci mette quasi una settimana semplicemente per portare all’attenzione di chi-di-dovere i problemi (leggasi “fare inoltra di una mail già scritta da te”) beh… Ti cascano un po’ le palle.

P.S. E poi adesso è venuta a dirmi “Hai visto? Gliel’ho mandata!”…

Naike Rivelli completamente nuda su Interviù

Naike Rivelli, la splendida figlia di una splendida Ornella Muti è diventata una cantante. Ma questo già lo sapevamo, il suo primo singolo è uscito a novembre 2010.

Ha poi dichiarato di essere bisessuale, ma anche questa può essere considerata storia vecchia, in quanto la dichiarazione risale al 13 febbraio 2011, e pfiu! si sa, nel mondo dello spettacolo tutto corre veloce, molto veloce.

Nel frattempo è uscito il suo secondo singolo, N-Zoid, e pure l’album. Ma le news sono passate un po’ in sordina… Pronte a riemergere quando Naike (o Nayked, questo il suo nome d’arte) viene fuori con video dove si mostra mezza nuda e/o apparizioni/ospitate very hot.

Ma ancora, parlamose chiaro, non se la incula nessuno e quindi ha deciso di giocarsi il tutto per tutto: il servizio fotografico completamente nuda!

A parte che, va beh, nel 2011 spero non si scandalizzi più nessuno e poi, Naike… Per favore, questo tuo percorso artistico sa tanto di inseguimento della “notorietà” a tutti i costi e rischi di diventare ufficialmente una poraccia D.O.C.G.

Tira fuori una canzone decente e fagli un po’ di promozione come si deve…

BTW, se volete vedere altre foto hot di Naike, sono qui.