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Rebel Heart, il nuovo album di Madonna

Rebel Heart - Super deluxe cover with stickers

Mo iniziano a fioccare recensioni del nuovo album di Madonna, “Rebel Heart”, come se tutti lo avessimo ascoltato solo adesso (è uscito ufficialmente il 9/03) e non a dicembre quando sono finite online tutte le canzoni, demo e non.

Io ho aspettato fin’ora solo perché volevo avere il CD: che che se ne dica, ascoltare degli mp3 (per quanto in cuffia, come consigliava Lady Gaga) non è come ascoltare un CD da uno stereo HiFi degno di questo nome. Ed io mi sono affrettato a ricomprarne uno in sostituzione di quello bruciatomi dall’Enel a novembre appositamente per questo motivo (sono pazzo, lo so).

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Quindi eccoci qua. La prima cosa che salta agli occhi è che il l’album esce in 45 versioni. No dai, sono solo 4 le principali commercializzate in Italia, se escludiamo il vinile (la standard, con 14 canzoni, la DeLuxe, con 19 canzoni, e la Limited, composta da due CD, il primo con 19 canzoni come la DeLuxe ed il secondo con altre 4 canzoni + 2 remix di “Living For Love”, quella di MediaWorld). Ma tra la versione Giapponese, quella tedesca, quella francese e quella della porca della mi zia, stavolta mi sono proprio svenato.

Bando alle ciance, mi sembra veramente assurdo che la title track, “Rebel Heart”, sia solo nella DeLuxe e non nella standard, ma anche ascoltando tutta la track list si nota subito come questa sia stata composta platealmente a caso, e come dentro a quest’album ci sia di tutto e di più, secondo la ormai celeberrima regola “BUTTIAMOLA IN CACIARA”.

Analizziamo un po’ le tracce una ad una:

1. “Living For Love” – È la sintesi perfetta di quest’album: beat anni 90 come va di moda da quando Kiesza ha pubblicato “Hideaway” ma suoni tamarri a profusione per cercare di acchiappare qualche pischello sotto i 20. Bella eh, ma c’è di meglio.

2. “Devil Pray” – Eccolo il meglio di cui parlavamo prima: una canzone in perfetto stile Madonna, provocatoria (parla di droghe) ma mistica (oh, a me i suoni vagamente orientaleggianti fanno questo effetto), ballabile ma dalle liriche studiate, elettronica e pop. Peccato che non sarà mai singolo.

3. “Ghosttown” – Quella che potremmo definire come una ballatona distopica: liriche profonde e sound a metà tra il vintage e l’elettronico, sarà il secondo singolo e prego affinché Jonas Åkerlund faccia un video coi contro-coglioni.

4. “Unapologetic Bitch” – Va bene la sperimentazione ed effettivamente il reggae a Madonna mancava, ma questa era proprio evitabile.

5. “Illuminati” – Me ne sono innamorato al primo ascolto. Nella versione finale si sente l’impronta cupa di Kanye West (la demo era più veloce) e mi piace. Ma a bestia proprio.

6. “Bitch I’m Madonna” – L’immancabile featuring con Nicki Minaj che verrebbe da chiedersi “Cazzo c’imbricca Madonna con quella culona?” ma vabbé, sicuramente ci sarà dietro un accordo discografico. Evitabilissima, sembra la versione puttan-pop dell’Harlem Shake e purtroppo sarà il terzo singolo. Ve lo immaginate il video? Già tremo.

7. “Hold Tight” – Prodotta da Ryan Tedder (frontman degli OneRepublic) e Benny Blanco. E si sente, perché lo stile è molto simile a “Baby Don’t Lie” di Gwen Stefani (prodotta, toh, dallo stesso duo). Comunque una delle mie preferite, testo immenso e suoni ricercati.

8. “Joan Of Arc” – È una di quelle che dalla versione demo a quella ufficiale ha cambiato faccia. Adesso è una up-tempo molto gradevole, ma si vocifera che ne esista una versione finita strumentale che però non si sa che fine abbia fatto.

9. “Iconic” – Ecco, questa è una canzone che parecchi potrebbero liquidare come tamarrata banale cerca consensi da pischelli (visto anche l’intro di Mike Tyson, a caso fa’ conto), ma io mi sono messo a piangere non appena l’ho ascoltata leggendo il testo (magari prima o poi avrò pure il coraggio di pubblicare il post che ho scritto a proposito). Questa canzone è l’essenza stessa di tutto quello che il “marchio” Madonna vuol dire: ICONIC/IRONIC, commerciale ma non banale.

10. “HeartBreakCity” – Ballata strappa lacrime sulla fine di un amore, epica e solenne, a qualcuno ricorda “Like A Prayer”. E comunque LEI ha letto il mio blog e mi ha ascoltato, rispetto alla demo ha tolto quello SHITTY sul finale che un po’ sdrammatizzava ma un po’ sciupava tutto.

11. “Body Shop” – Ritmi etnici e testo insolito, mi ha preso subito ma sarà la canzone più sottovalutata di tutto l’album, già lo so.

12. “Holy Water” – Scritta insieme a Natalia Kills e potrebbe sembrare poco più che un buon sottofondo per dei video interlude nel tour. #einvece… Auto citazione da “Vogue”, così a caso.

13. “”Inside Out” – Sensuale ed intensa, minimale con un bel testo ed un beat che prende.

14. “Wash All Over Me” – Anche questa ha cambiato faccia, rispetto alla demo. Da perfetto capolavoro dance anni 70 è diventata un’altra ballatona solenne (non che me ne dispiaccia, anzi). Un crescendo continuo, da orgasmo.

15. “Best Night” – Insieme a “Holy Water”, “Inside Out” e “S.E.X.”, “Best Night” mi ricorda molto “Erotica”, forse perché l’argomento evocato quello è. Ma qui si va oltre, la citazione a “Justify My Love” è palese, ed infatti tra gli autori figura quel Lanny Kravitz autore proprio di “Justify My Love”. Come auto citarsi (e anche auto celebrarsi, se vogliamo) senza ripetersi.

16. “Veni Vidi Vici” –  Il ritornello “I came, I saw, I conquer” ti entra subito nel cervello per quanto sia banale. E vi dirò di più: secondo me l’intervento rap di NAS qui ci sta perfettamente e alza il livello generale della canzone.

17. “S.E.X.” – Anche qui il rischio “sottofondo da video interlude” è alto, ma ascoltatela attentamente e vedrete che non delude. Io ancora non so come si chiami quel coso che son sicuro lei tenga in bocca mentre recita la parte parlata della canzone e che ha messo pure in una delle immagini dell’artwork, ma non lo voglio nemmeno sapere.

18. “Messiah” – A convalidare la teoria della tracklist totally random c’è questa canzone/preghiera che viene subito dopo S.E.X… O forse è solo l’ennesima trovata di una popstar millenaria per farci riflettere sui temi a lei più cari (sesso e religione)? Chi lo sa. A me comunque ricorda “Neverland”  di Darren Hayes.

19. “Rebel Heart” – Finalmente, per chi ha comprato la DeLuxe, arriva la title track, che nella demo ero proprio una canzone di Avicii feat. Madonna, mentre nella versione finale ricorda un po’ “Don’t Tell Me”. Much better. E si spera che diventi singolo perché potrebbe trainare le sorti del disco.

20. “Beautiful Scars” – Bellissimo testo e sound fresco, quasi estivo, fa molto Buddha Bar e cresce man mano che la si ascolta. Sicuramente è molto meglio delle tamarrate messe tra le prime posizioni della standard, e non capisco perché l’abbia relegata quaggiù in fondo.

21. “Borrowed Time” – Ecco, se con “Beautiful Scars” il dubbio del posizionamento era legittimo, qui si fa proprio palese: MA CHE CAZZO TI DICE LA TESTA MADONNINA MIA?? Questa canzone è troppo bella per essere relegata alla sola Limited. Fanculo, al prossimo disco le tracce le decido io, ok?

22. “Addicted” – Sarà perché già c’era una traccia con lo stesso nome in MDNA, sarà perché qui siamo proprio nella dance che più dance non si può e lei voleva dare un taglio (non tanto netto) con il precedente disco, ma anche questa canzone quaggiù proprio non si capisce cosa ci faccia. Coatta e radiofonica.

23. “Graffiti Heart” – Qui mi trovo diviso: a volte “Graffiti Heart” mi sembra la perfetta b-side da relegare tra le bonus track, mentre a volte non vorrei fare altro che ascoltarla a tutto volume 24/7 (il ritornello è ipnotizzante). Boh.

I remix li tralascio, così come quella “Auto-Tune Baby” della versione MediaMarkt e quella “Queen” che sembrava finita ma che non ha trovato spazio da nessuna parte (le altre demo scartate sono per altro innumerevoli).

Dopo aver ascoltato tutto il disco è indubbio che l’intento della vecchia fosse duplice e paraculo: rassicurare i fan storici, delusi da Hard Candy e MDNA, i quali potranno trovare in “Rebel Heart” la conferma che si, la Regina del Pop è sempre lei, ma pure quello di acchiappare qualche nuovo adepto tra le ultime generazioni (forse per succhiar loro l’anima?).

Il risultato è un disco ENORME (nel senso che è lungo, ma questo per me non può essere che un punto a suo favore) ma che oggettivamente poteva essere presentato meglio, togliendo qualcosa di evitabile e lavorando meglio alcune tracce, cosa che non mi sarebbe mai passato per la mente di dire per altri suoi disco-capolavoro (leggasi “Ray Of Light”, “Music”, “American Life” e “Confessions On A Dance Floor”).

Maddy… ANCHE MENO. A me questo “Rebel Heart” piace, e pure parecchio: è ruvido, intimo e quasi cupo, lo metto come hanno detto in molti tra i tuoi migliori album di sempre, ma per il prossimo lavoro ti do un consiglio: fai quello che più ti diverte senza ansia da prestazione. Forse ne uscirà fuori un novello “Ray Of Light”… O forse anche qualcosa di meglio!

P.S. Ma nel frattempo andatevi a comprare “Rebel Heart”, su iTunes, su GooglePlay o su Amazon.

Nuove collaborazioni annunciate per MDNA: c’è ancora speranza

Come riporta Madonnarama, la Universal Music Italia ha appena rivelato alcune nuove informazioni su MDNA, il prossimo attesissimo album di Madonnaccia (TM Popslut).

Era già noto che Nicki Minaj e MIA, oltre ad essere presenti insieme nel primo singolo “Give Me All Your Luvin'”, avranno dei featuring separati anche in altri brani: Nicki Minaj in “I Don’t Give A” e MIA in “B-Day Song”.

MDNA ha creato tante aspettative nei fan madonnacceschi perché riunisce Madonna con l’ex collaboratore William Orbit, acclamato quasi all’unanimità come genio dopo aver lavorato con lei in “Ray of Light”.

Altri co-produttori sono Martin Solveig, The Demolition Crew, Marco “Benny” Benassi e Alessandro “Alle” Benassi, Hardy “Indiigo” Muanza, Michael Malih, ovviamente Madonna, LMFAO, Klas Ahlund, Joe Henry e perfino Mika, che ha co-scritto una delle canzoni.

Joe Henry (definito come il fratellastro di Madonna) non è di certo un estraneo e ha lavorato con la Regina già in passato in brani come “Don’t Tell Me”, “Jump”, e “Devil Wouldn’t Recognize You”.

Ma in particolar modo mi vorrei soffermare sul compositore e produttore discografico svedese Klas Ahlund: ha già lavorato con sgualdrine pop del calibro di Britney Spears e Kylie Minogue, ma è stato anche co-scrittore e produttore per l’incredibile “Body Talk” di Robyn!!

Quindi, anche per chi fosse rimasto deluso dai primi due singoli c’è ancora una buona dose di speranza che questo MDNA sia comunque una bomba…

Madonna sexy sulla cover di Girls Gone Wild?

Sono appena stati rivelati alcuni dettagli sui photoshoot fatti da Madonna per il lancio di album, singoli e tour e se la maggior parte di essi è già nota (cover di GMAYL, cover di MDNA standard + deluxe edition e poster del Tour) uno ci mancava all’appello e pare sia proprio la copertina del secondo singolo “Girls Gone Wild” (atteso oggi alle 18 sul canale Vevo di YouTube con un lyrics video).

Ebbene sì, è la foto pubblicata sopra che si commenta da sola: Girls Gone Wild, molto Wild!!

Qualcuno dirà “Smettila di fare la pseudo sexy che sei vecchia!” ma io dico…

“Finché c’è Photoshop, c’è speranza!!”

Grande Madge!

UPDATE: Ecco il video!!

P.S. Ma la famigerata intro dov’è? Solo nella Album Version?

Ecco Masterpiece, la nuova canzone di Madonna

Nell’era del leakkaggio selvaggio nemmeno lei, la Regina Madonna, si salva da questa pratica che lascia scivolare su Internet le nuove canzoni degli artisti prima che vengano rilasciate ufficialmente…

E quindi, dopo “Give me all your love” (che, ormai è ufficiale, verrà performata al Super Bowl), ecco arrivare “Masterpiece”, ballatona con lo zampino di William Orbit che probabilmente sarà inclusa nel nuovo album, ma che di sicuro fa da colonna sonora a “W.E.“, ultima opera da regista della Queen of Pop.

E quindi volete sentire (e scaricare) questo capolavoro? Andate qui e… Buon ascolto!!

Fonte: Spetteguless.

I Rise Against con “Make It Stop (September’s Children)” per It Gets Better Project

Anche se devo ammette che fino a pochi minuti fa non conoscevo per niente i Rise Against (ma Wikipedia ci spiega tutto), mi devo inchinare di fronte all’iniziativa lodevole del gruppo che ha scritto questa canzone (dopo il salto il testo) per il progetto “It gets better” contro il bullismogiovanile ai danni delle persone LGBT.

Video veramente d’impatto, commuovente. Bravi.

Leggi il resto di questa voce

I wanna go, il nuovo (fantastico) video di Britney Spears: bentornata!

Cosa è successo? Il management di britney si è finalmente svegliato oppure lo psichiatra le ha finalmente cambiato la cura e lei è tornata (più o meno) quella di un tempo?

No perché in questo video (ma anche nei video del Femme Fatale Tour che circolano sul tubo) si vede una Britney nuova, finalmente in forma (eddai, il rotolino ci può stare), ma più che altro che si  muove come un tempo, con uno sguardo sveglio, presente e furbo.

E questo video ironico “alla Katy Perry” con il look “alla Avril Lavigne” (ma decisamente più fica) è proprio la ciliegina sulla torta!

Brava Britney, bentornata!

P.S. Da notare il marchettone alla nuova Volkswagen Beetle, come ai bei vecchi tempi di “Sometimes” con la Bmw.

Sonny & Cher live, The Beat Goes On

Una preview di Till the world ends, il nuovo video di Britney Spears

Un incrocio tra “I’m a slave for you” e “Me against the music” infarcito di immagini catastrofiche da profezia Maya.

Ancora meteoriti che cadono, inquadrature ballerine e stacchi al limite dello schizzofrenico per nascondere l’incapacità nella danza di Britney… Se continua così i suoi video mi provocheranno il vomito!!

No dai, a parte gli scherzi, dalla preview sembra un gran video!!

Vita da ufficio #5

– Qual è l’album preferito da una pagina HTML?

– “Body language” di Kylie Minogue!!

Il corso Java mi sta mandando fuori di testa.

Scissor Sisters e Lady Gaga in tour nel 2011, insieme!

Notizia che circolava già da un po’, ma adesso è ufficiale…

Chissà che show assolutamente fuori di testa che verranno fuori!!

Ci voglio assolutamente andare, venite in Italia, please!