Archivio mensile:febbraio 2011

Born this way, il nuovo video di Lady Gaga

Una parola: inquietante.

P.S. Non so come mai ma sul mio sito il video non è embeddabile, va visto su YouTube.

Madonna al party di Vanity Fair

Cioè, ma Madonna aspetta il party di Vanity Fair dopo la serata degli Oscar per sfoggiare i suoi fantasticamente portati 52 anni? Che poi sono frutto, come dice Pop, del sangue delle vergini di cui si nutre e con cui si lava da millenni e delle parti intercambiabili che si fa fare non si sa dove e non si sa da chi…

Nel 2009 aveva già sfoggiato una forma smagliante da fare invidia a molte 30enni sempre allo stesso party, ma quest’anno è quasi più figa di Lourdes…

Unico appunto: si vocifera che Lourdes si sia sentita leggermente in imbarazzo per il vestito sobrio e castigato della mamma 52enne…

Fonte: Dailymail.co.uk & JustJared.

Dio non odia i gay

Martin Ssempa è un pastore evangelico fondatore della Makerere Community Church e promotore della proposta di legge anti omosessualità in Uganda, che introduce il “reato di omosessualità”. Pene previste? Carcere a vita per il semplice fatto di essere omosessuale e pena di morte per i più recidivi.

Già questo basterebbe per inorridire, ma è troppo semplice inorridire così e basta, ho cercato di capirci qualcosa di più.

Se si da retta a quel che dice Wikipedia, si scopre che Martin era un ballerino di break dance, ma quando perse fratello e sorella a causa dell’Aids, si mise in testa che fosse stata la promiscuità a far loro contrarre la malattia. Si, può darsi, ma penso che il signor Ssempa ignori completamente dell’esistenza di una cosa chiamata prevenzione: i profilattici, che non proteggono al 100% ma aiutano ad evitare il contagio dell’Hiv quando si hanno rapporti sessuali a rischio.

Qui potremmo iniziare un altro discorso che durerebbe una vita sul perché e per come il signor Ssempa o gli Ugandesi o gli Africani in generale conoscano poco o nulla in materia di prevenzione AIDS, ma lasciamo perdere e non divaghiamo (se poi vi siete dimenticati qual è la posizione ufficiale della Chiesa e del Papa su Hiv e preservativi, leggete qui).

Tornando alla storia di Martin Ssempa, dopo la morte dei suoi fratelli, il nostro uomo ha abbandonato qualsiasi velleità artistica e si è dedicato anima e corpo alla lotta contro la diffusione dell’AIDS. Prima predicando l’astinenza ed il valore del matrimonio (come si può leggere sul suo sito ufficiale) e poi scagliandosi apertamente contro i gay, arrivando a sostenere la proposta di legge di cui sopra fatta dall’Onorevole David Bahati.

Per dovere di cronaca, ricordo che già adesso in Uganda la sodomia è reato, quindi non è che la comunità GLBT lì se la passi alla grande… Ma da quando un gruppo di evangelisti americani, capitanati da Scott Lively che tenne una conferenza a “pro-famiglia” (dicono loro) nel marzo del 2009, la situazione è letteralmente precipitata e da lì è venuta fuori la proposta di legge anti gay, anche se Ssempa e Bahati si offendono se si fa notare loro la “coincidenza”.

Insomma, nel video di cui sopra (45 minuti spesi benissimo, fidatevi) c’è raccontato tutto molto meglio di quanto possa spiegarvi io.

Dopo aver visto il video (grazie al Lord che lo ha portato alla mia attenzione) e dopo aver appreso qualcosa di più su Martin Ssempa e sulla condizione dei gay in Uganda, che che ne dicano i diretti interessati, si capisce benissimo che tutto è scaturito dagli evangelisti che hanno portato il loro odio omofobico in Uganda, dove purtroppo il sentimento ha attecchito benissimo a causa della crescente percentuale di rapimenti di bambini per il mercato sessuale e dell’ignoranza della gente che associa omosessualità a pedofilia.

Ma dopo tutto ciò, ancora non capisco cosa tolgano un 10% di persone gay alle restanti persone etero… Perché tutto questo odio?

Se la prima volta che mi ero imbattuto in un video di Martin Ssempa mi era quasi scappata una risata (DEI EAT DA POO POO in effetti va detto che è esilarante) per sdrammatizzare, adesso bé… C’ho una tristezza addosso che non saprei nemmeno quantificare.

Kidz, il nuovo video dei Take That

Non è proprio il video che m’ero immaginato io, ma va beh… Non è male.

Pop Mortal Kombat

Ritorna Sophie Ellis-Bextor con Not giving up on love

Speriamo sia la volta buona… Tanto brava eh, ma mi cade sulla presenza scenica: semi paralizzata sul palco, da l’impressione di essere una stronza con la puzza sotto il naso che se la tira un monte e che “Figuriamoci se mi metto a muovere il culo come l’ultima sciaquetta arrivata” ma in fondo in fondo, secondo me, si vorrebbe scatenare come una lurida nei peggiori bar di Caracas e non lo fa solo perché è una timidona.

Nell’esibizione live del video sotto, mi cade pure al minuto 1:04 su uno “strong enough” che le è rimasto un po’ in gola… Ma è talmente bella che le si perdona tutto.

Charlie Brooker massacra Berlusconi sulla tv inglese

Cazspita se ci è andato giù pesante!! Cioè, non che il vecchio non se le meriti… Ma quello che dice questo tizio, sarebbe impensabile da sentire in Italia…

C’è da dire che il programma non ha grandi ascolti, anche perché va in onda “contro” Question Time che ho capito essere un pilastro della tv inglese.

 

Strane perfomances live per i Take That e Katy Perry

Nel week end mi sono andato subito a cercare , dato che in diretta a Sanremo non me la sono potuta vedere, la performance live dei Take That.

Bravini (hanno fatto di meglio), ma con chi ce l’ha all’inizio Robbie quando storpia il primo verso?

E poi oggi mi sono visto pure Katy Perry che canta Rihanna… E ok, n’è pure uscita una cosa carina. Ma Willow Smith?? No, non si può…

E comunque gran figura di cacca quando fa finta di suonare il piffero… Limitati al piffero di Russel Brand (brrr) va!!

Hold it against me, il nuovo video di Britney Spears

Boom, una mini città per gay e lesbiche nel deserto di Palm Spring

La notizia è questa: a Palm Springs, California, verrà costruito (i lavori dovrebbero iniziare alla fine del 2012) un complesso residenziale di 300 appartamenti e villette dedicato principalmente a gay e lesbiche chiamato Boom e che vedrà la luce nel 2014.

Non saranno solo case (siamo nel bel mezzo del deserto, se devi comprare le sigarette che fai? Ti spari 4 ore di macchina) ma ci saranno tutti i comfort che si possono immaginare in un moderno complesso residenziale di lusso. Faccio prima ad allegare una simpatica piantina piuttosto che elencarli.

Appena ho letto la notizia ho pensato “Ma chi ci va ad abitare nel bel mezzo del nulla?”.

Invece poi mi sono messo ad spulciare il sito ufficiale del progetto fin nei minimi dettagli e ne sono rimasto totalmente affascinato.

Saranno i render che mostrano questi enormi spazi aperti e gli edifici futuristici, saranno i discorsi degli architetti che hanno contribuito a realizzare gli 8 diversi complessi che formano Boom (uno è l’italiano Giuseppe Lignano) fatto sta che mi sono lasciato abbindolare in pieno dall’idea di poter “creare un luogo che sostiene e incoraggia la comunità a prendere le distanze dall’isolamento” e tutto il progetto mi ha preso completamente.

Penso che i prezzi saranno proibitivi se paragonati a quelli di un normale appartamento come posso immaginare io ed il solo pensiero delle spese di manutenzione di una proprietà del genere mi provoca uno svenimento.

Ma a parte le fantasie (si, già mi vedo lasciare tutto e fare bagagli per trasferirmi in uno di questi fantastici loft), un ragionamento semi-serio l’ho fatto: bello tutto il complesso, bella l’idea, il deserto, le montagne, i vari stili e modi di vivere che convergono e animano una comunità open-minded e l’architettura che rispecchia tutto questo e bla bla bla… Ma non c’è un cenno che sia uno ad una progettazione sostenibile.

Immaginatevi quanto potrà costare tutto questo maxi villaggio vacanze in termini di consumi energetici: tra condizionamento delle residenze e degli spazi comuni, le piscine (anche quelle di solito sono riscaldate in inverno e refrigerate in estate), acqua per innaffiare e mantenere verdi i pratini sotto il cocente sole estivo del deserto… Non oso pensarci. Ma chissa se ci hanno pensato i nostri stilosi progettisti?

Una qualche forma di energia alternativa per alimentare tutto l’ambaradan sarebbe la ciliegina sulla torta.

Dopo il salto altre foto.

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