Archivi giornalieri: 17 novembre 2009
“Allt eller inget” per Erik Johansson
Pubblicato da Enrico*
Che altro dire se non… Complimenti all’artista!!
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Pubblicato su Arte, Fotografia
Tag: Allt eller inget, Erik Johansson, Fotografia, fotoritocco, surrealismo, Svezia
Le due vagine di Lauren e la pubblicità di incontri gay
Pubblicato da Enrico*
Ma io dico… Due vagine? La natura non smette mai di sorprendermi… Il colmo sarbbe se la signora facesse la pornostar… Allora si che la mamma avrebbe potuto dire: “Mia figlia era proprio portata per natura, per questo lavoro”!
A parte la storia curiosa della signora inglese, la cosa che mi ha colpito è stata la pubblicità a lato della notizia… Iniziano a trovarsi banner di siti che “vendono” amore gay anche nei siti non dell’ambiente?
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Bimbo di 10 anni sostiena la causa GLBT
Pubblicato da Enrico*
Quando si dice avere una coscienza ed una coerenza a sostegno dei propri valori; certo che questo bambino ha iniziato presto, ma… Ce ne fossero!! :-)
Praticamente il bimbo si è rifiutato di giurare sulla bandiera Americana, come hanno fatto tutti i suoi compagni di classe, fino a che gli Stati Uniti d’America non garantiranno uguali diritti per tutti, omosessuali compresi…
Bravo Will!! :-)
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Brunetta a lavoro
Pubblicato da Enrico*
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Non si può radere al suolo la Cina?
Pubblicato da Enrico*
Ma anche le Filippine e la Corea… Non ho nient’altro da aggiungere se non che mi s’è gelato il sangue…
Cina e barbarie: lotte tra equini
Cavalli combattono incitati dalla folla
Dopo i tori impegnati nelle corride, i cani opportunamente inferociti per dare spettacolo e i galli in lotta per la sopravvivenza, tocca ai cavalli divertire pubblici poco raffinati. La moda, esplosa in Cina dove è legale, ha subito preso piede sia nelle Filippine sia in Corea. L’animale sconfitto viene macellato sul campo di battaglia e la sua carne viene offerta ai presenti che ne fanno sfoggio come un gadget.
L’uomo riesce a fare in modo che animali erbivori di norma miti, si trasformino in lottatori spietati e assassini . Così due cavalli vengono frustati, picchiati con violenza e molestati con rumori assordanti, oltre a quelli delle urla provocate dalla folla entusiasta, qualche attimo prima che l’incontro abbia inizio. Una volta aperte le ostilità gli stalloni, legati con corde che impediscono la fuga, si scontrano con rabbia, non risparmiando calci e morsi. Di norma vengono scelti campi di battaglia fangosi, perché il pubblico va in visibilio quando uno degli animali perde l’equilibrio, permettendo così al suo rivale di scagliarsi con particolare ferocia su di lui.
Per rendere ancora più determinati i due stalloni, nelle immediate vicinanze c’è una cavalla in calore imbottita di ormoni, in modo che gli contendenti in lotta sentano la sua presenza. Ai due animali tocca però un triste destino: il perdente viene ucciso immediatamente mentre il vincitore muore poco dopo a causa delle ferite riportate durante il combattimento.
I cinesi vanno pazzi per questi spettacoli, frequentati da famiglie intere con tanto di figli al seguito, tutti emozionati e agitati per la “bellezza” dell’evento. Il giro di scommesse, anche esse legali, sta cominciando a lievitare, ad ulteriore dimostrazione che il fenomeno è in costante crescita.
In alcune zone della Cina, in particolare nella contea di Rongshui Miao, la lotta tra cavalli fa parte dei festeggiamenti in onore del nuovo anno. Per quanto brutale, non ha nulla a che vedere con un efferato e tragico gioco mortale.
Giuditta Mosca
Fonte: TgCom.
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